mercoledì 30 marzo 2011

Nati per Leggere: una guida per i pediatri


COMUNICATO STAMPA

Nati per Leggere (NpL) è il più vasto programma italiano di promozione dello sviluppo precoce del bambino e di supporto alla genitorialità. La promozione della lettura in famiglia è stata definita "l'attività più efficace che il pediatra può svolgere per promuovere lo sviluppo del bambino", ed è stata raccomandata dall'OMS, dall'UNICEF e dalla Banca Mondiale. Il nostro Paese, come si sa ed è stato ribadito dalla più recente indagine promossa dall'OCSE, è tra gli ultimi quanto a competenze di lettura e scrittura da parte dei ragazzi, e quindi ha bisogno di promuovere la lettura.

Nei 10 anni di attività, celebrati l'anno scorso, NpL ha fatto straordinari passi avanti. Oggi sono attivi circa 400 progetti locali, intere Regioni hanno adottato il programma, c'è stato il patrocinio del MIUR, l'attribuzione del Premio Nazionale della Famiglia, la medaglia speciale del Presidente della Repubblica conferita al Premio Nazionale NpL istituito l'anno scorso dalla Fiera del Libro di Torino, e riconfermata quest'anno. La stima di copertura del territorio nazionale era, due anni fa, di circa il 18%. Il programma è stato inoltre "esportato" con successo in Catalogna, Croazia, Svizzera e tra i nostri emigrati in Germania. L'opera va ancora completata, raggiungendo quanti non sono stati raggiunti e, come spesso accade, ne avrebbero più bisogno: al Sud, nelle periferie delle grandi città, tra le famiglie di immigrati.

Il numero di Marzo di Medico e Bambino riporta nelle sue pagine centrali - in modo che si possano staccare e utilizzare separatamente - una Guida alla attiva promozione di NpL da parte dei pediatri. L'intento è quello di fornire al pediatra della cure primarie alcuni semplici strumenti per implementare il progetto nella pratica quotidiana: una breve sintesi del razionale del progetto, utile per eventuali presentazioni in ambito locale; indicazioni su come dare attuazione al progetto nel proprio ambulatorio e nella propria pratica clinica; una scheda sullo sviluppo psicomotorio del bambino proposta nell'ottica del rapporto con il libro e la lettura. Questo stesso materiale viene proposto dal coordinamento nazionale NpL a tutte le riviste pediatriche, nell'intento di rafforzare il contributo dei pediatri, che è fondamentale, all'ulteriore diffusione del programma. I pediatri attivi in NpL sono allo stato un po' più di mille, circa il 10% dei pediatri impegnati nelle cure primarie. Non sono pochi, ma potrebbero essere di più o più convinti ed efficaci nell'opera di promozione, che vede nel pediatra di famiglia una figura fondamentale.


A cura di S. Manetti, C. Panza, G. Tamburlini.
Strumenti per i pediatri delle cure primarie
Medico e Bambino
2011;30:167-174

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domenica 20 marzo 2011

24 marzo: Giornata Mondiale sulla Tubercolosi



L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e la Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Tubercolosi (World TB Day, 24 marzo 2011), hanno rilasciato un comunicato stampa che sottolinea l’importanza di eliminare la TBC nei bambini e mette in evidenza il problema della tubercolosi multi-resistente (MDR TB). Un nuovo report "Tuberculosis surveillance in Europe 2009" dell’ECDC e Regione europea dell’OMS fornisce, infatti, nuovi dati preoccupanti sulla diffusione della tubercolosi multi-resistente (MDR TB) in Europa e sulla TBC nei bambini.

Per quanto riguarda la tubercolosi multi-resistente, le incidenze più elevate a livello mondiale sono state registrate all’interno della regione Europea. Per quanto riguarda, invece, la TBC nei bambini, negli ultimi dieci anni sono stati notificati nei Paesi EU/EEA quasi 40.000 casi e più di 3.300 casi solo nel 2009. Per questo si stanno mettendo in atto azioni congiunte ECDC-WHO per sviluppare un Piano regionale per la MDR-TB e per affrontare i problemi di prevenzione e controllo della TBC nei bambini.

In Italia, come in molti Paesi del’Europa Occidentale, l’incidenza della tubercolosi (TBC) è notevolmente diminuita a partire dagli anni Cinquanta. Di conseguenza, l’attenzione al problema, il grado di sospetto diagnostico e le competenze specialistiche sono divenute meno diffuse. Tuttavia nel nostro Paese si verificano ancora più di 4 mila nuovi casi di TBC all’anno. Se da una parte questo dato classifica l’Italia tra i Paesi a bassa endemia, dall’altra indica che la malattia non è scomparsa nel nostro Paese ma continua a rappresentare una realtà sanitaria che richiede una continua formazione degli operatori, strategie di prevenzione e attività di controllo. Per quanto riguarda la TBC nei bambini, il 5% dei casi notificati nel 2008 si sono verificati in bambini tra 0 e 14 anni di età e il 2,4% in bambini sotto i 5 anni.

Il World TB Day si celebra ogni anno il 24 marzo per commemorare il giorno nel 1882, in cui il Dr Robert Koch annunciò di aver scoperto la causa della TBC. L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza del pubblico che questa malattia, ancora oggi causa il decesso di milioni di persone all’anno-

Fonte: Istituto Superiore di Sanità

Per approfondire: Epicentro

Articoli recenti sulla Tubercolosi di Medico e Bambino:
  • Pastore S, Marchetti F. Febbre di origine sconosciuta, radiografia del torace e risonanza dell'encefalo. Medico e Bambino pagine elettroniche 2010; 13(10) http://www.medicoebambino.com/?id=PPI1010_10.html
  • Vaccher S, De Benedictis FM. Vecchie malattie ritornano…. Medico e Bambino pagine elettroniche 2009; 12(6) http://www.medicoebambino.com/?id=CL0906_20.html
  • Consolaro A et al Appendicite, anzi no yersinosi, anzi no tubercolosi. Medico e Bambino 2009;28(1):39-42
  • Gargioni G. TBC. Medico e Bambino pagine elettroniche 2008; 11(6 suppl) http://www.medicoebambino.com/?id=PPT0826_90.html




giovedì 17 marzo 2011

150 anni dell'Unità d'Italia: il diritto alla salute e la protezione dell'infanzia sanciti dalla Costituzione


LA COSTITUZIONE
Art. 31.

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.

Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

Art. 32.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.


"L’esigenza di coniugare costantemente la domanda crescente di salute, propria di una società che si evolve e mira al conseguimento del massimo benessere possibile, con la limitatezza delle risorse disponibili, circostanza questa comune ad ogni società civile, porta necessariamente ad un nuovo modo di pensare l’assistenza sanitaria. Non più, infatti, solo organizzazione di servizi preposti alla erogazione di prestazioni, ma anche “produzione” di salute con la presenza, la partecipazione, il coinvolgimento e l’impegno di tutti e con l’assunzione di responsabilità ai diversi livelli (istituzionali, personali e comportamentali). Ogni pur minima risorsa non correttamente utilizzata è, infatti, una risorsa che inevitabilmente non produce utilità, che non soddisfa, cioè, alcun bisogno rappresentato e che, pertanto, viene inopinatamente “sprecata” con l’inevitabile conseguenza di rallentare, con conseguenze spesso deleterie, il processo di miglioramento e di tutela della salute quale da tutti auspicato e fortemente sollecitato.
In tale contesto e con tali intendimenti è in atto, infatti, un forte ripensamento ed un approfondimento appropriato che porteranno, si spera a breve, ad ulteriori assestamenti del S.S.N. che, alla luce dei principi solennemente sanciti dalla Costituzione, saranno certamente in grado di meglio affrontare le sfide del nostro tempo e migliorare, nei fatti e nei risultati, la tutela della salute in un contesto, anche istituzionale, diverso e meglio rispondente alle esigenze avvertite ed ai nuovi bisogni rappresentati".



Dr. Fernando SACCO già Direttore Dipartimento Risorse Umane e Patrimoniali Azienda Sanitaria Locale n° 9 di Trapani Esperto in legislazione sanitaria, organizzazione aziendale ed applicazione contratti di lavoro nel pubblico impiego

mercoledì 2 marzo 2011

Un database per la Pediatria: The Pediatric Emergency Medicine Database


Siamo forse di fronte ad un eccesso di informazioni, mediatiche e scientifiche. Personalmente di fronte ad un bambino che vediamo in ambulatorio, in Pronto Soccorso o in regime di ricovero dico sempre, per un problema di diagnosi o di terapia, di guardare prima il Nelson e poi Pubmed e poi qualche altra banca dati.

A volte succede che sui tavoli e i "banconi" degli ospedali, dentro le cartelle, ci siano articoli su articoli, stampati a volte per un titolo trovato pertinente al caso, e succede che l'articolo venga letto quasi di sfuggita, nelle conclusioni e/o nell'abstract. Se ci pensiamo nulla di male...anzi. Il sapere nel 2011 si basa anche su una informazione e formazione che è sicuramente più completa, più facile da reperire, banalmente rispetto a soli 10 anni fà. Con un rischio in più che è quello di chiedersi: come discernere e capire l"l'eccesso di informazioni". Cosa è vero? Cosa è utile per la cura ed assistenza del bambino e della sua famiglia?

Sappiamo anche che questo sapere non appartiene a tutte le corsie ospedaliere e a tutti gli ambulatori e possiamo solo dire che è un peccato, perchè la conoscenza e le risorse "informative" dovrebbero essere più capillarmente diffuse.

Ci fà piacere segnalare, sempre tenendo a mente la regola del Nelson (prima i pensieri, le ipotesi, l'assistenza e poi magari Internet) questo Database appunto, ad accesso gratuito online sulla Pediatric Emergency Medicine. Un ambito, quello dell'emergenza pediatrica, sempre a mio modesto avviso, un pò troppo inflazionato, anche se a dire il vero l'Emergenza non dovrebbe appartenere solo ed esclusivamente alle modalità e tecniche di rianimazione.

In questo Database potete trovare, accanto ad un aggiornamento in tempo quasi reale dei lavori di interesse pubblicati in letteratura, una Lista di discussione, anche questa vera, partecipe, interessante.
Niente di più che uno strumento utile anche per un confronto con le realtà internazionali.

Se avete da segnalarci altri siti utili per la cultura ed il sapere pediatrico dateci comunicazione. Ci farà piacere segnalarli. Grazie


Federico Marchetti