martedì 14 luglio 2015

Petizione a favore di un sistema vaccinale unico, unitario, nazionale

Firma la petizione a favore di un sistema vaccinale unico, unitario, nazionale


Diretta al Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin
La Costituzione garantisce a tutti i cittadini il diritto alla salute, eppure oggi ai bambini nati in Italia non è assicurato lo stesso accesso ai vaccini. Ogni Regione ha la sua politica vaccinale e decide quali vaccini offrire gratuitamente e quali a pagamento. In qualità di medici pediatri, genitori e cittadini chiediamo ai nostri rappresentanti politici di rimediare al pasticcio creato da un federalismo malriuscito e di restituire al Paese un servizio vaccinale unico.
Grazie ai vaccini molte gravi malattie sono state sconfitte o molto ridimensionate. Anche per questo chi nasce in Italia ha un’altissima probabilità di vivere sano come mai successo prima. Difterite, pertosse, poliomielite, epatite B, morbillo, rosolia congenita, tetano, meningite sono brutti ricordi che appartengono alle generazioni più lontane quando queste patologie condannavano migliaia di persone alla morte o a esiti invalidanti permanenti.
Questi risultati rischiano di essere messi a rischio da un progressivo calo delle coperture vaccinali dovuto a una serie di fattori tra cui è sicuramente rilevante il peso di una politica vaccinale frammentaria figlia delle riforme federaliste dell’ultimo decennio.
Per esempio, oggi Nicola, che è nato in Puglia, riceverà gratuitamente l’antimeningococco B, mentre la sua coetanea milanese Sara lo dovrà pagare (e pagare salato!), il piccolo Saro nato a Palermo avrà l’antivaricella gratis al contrario del bolognese Manuel.
Per i papà e le mamme (ma anche per i pediatri) è ingiustificabile e incomprensibile che bambini residenti in Regioni differenti abbiano differenti possibilità di salute. Questa situazione alimenta dubbi e perplessità sulla reale utilità dei vaccini, generando ipotesi fantasiose e complottiste circa “innominabili interessi economici” che si celerebbero dietro alla diffusione dei vaccini, con il rischio concreto di allontanare i genitori dalla pratica vaccinale.
Per questo chiediamo:
  • Il ripristino di un sistema vaccinale unico, unitario, nazionale.
  • Alti e uniformi livelli degli standard di qualità delle strutture dove si somministrano i vaccini: con attrezzature moderne e personale idoneamente formato, in grado di fornire rapide e accurate valutazioni epidemiologiche per stabilire sia il rischio delle malattie prevenibili sia la reale efficacia dei vaccini nel prevenirle.
  • Un sistema di sorveglianza in grado di comunicare rapidamente il peso reale delle reazioni avverse e le valutazioni di efficacia dei vari vaccini. In questo modo si potranno evitare inaccettabili speculazioni antivaccinali e sarà allo stesso tempo possibile fare appropriate valutazioni di priorità per impedire interferenze con i programmi in atto, specie quelli orientati al contrasto alle malattie diffusibili, per le quali bisogna tenere conto delle necessità di una protezione di gruppo.