domenica 24 marzo 2019

Il Papa nel discorso ai pediatri ricorda le parole del Prof Panizon: “non appoggiare mai la testa su un cuscino finché non avrai fatto tutto il possibile per i bambini "

In un tempo di diseguaglianze nelle cure, siate “promotori” di una sanità solidale e inclusiva. Verso i piccoli pazienti serve una “dedizione incondizionata”, con quel sorriso necessario per dare coraggio e fiducia. È la strada che Papa Francesco indica alla Federazione Italiana Medici Pediatrici, nel discorso consegnato. All’organizzazione sindacale, che sostiene e tutela più di 5mila e 550 pediatri, con un’esperienza di quarant’anni e accreditata anche come “società scientifica” per il suo impegno nella formazione e nella ricerca, il Papa ricorda che vivendo il proprio lavoro con lo stile di “una vera e propria missione”, si dà una testimonianza cristiana.

Promuovere cultura più capace di tutelare salute dei bambini
La Federazione si è distinta per il contributo dato alla nascita del Servizio Sanitario Nazionale e ha realizzato “innumerevoli iniziative” per il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, mantenendo in modo “apartitico” un confronto con le parti. La fascia di cui si occupa è infatti quella “più evolutiva” della vita umana ed esige una conoscenza globale del corpo umano. Serve quindi anche un costante aggiornamento: a questo e anche a “promuovere una cultura più capace di tutelare la salute”, in particolare dei più piccoli, mirano le iniziative messe in campo, come incontri e dibattitti.

No a diseguaglianze nelle cure e attenzione a stili di vita
“Nel nostro tempo dove le tante comodità e gli sviluppi tecnologici e sociali si pagano con un impatto sempre più invasivo sulle dinamiche naturali del corpo umano”, il Papa sottolinea quindi - sempre nel discorso consegnato - come diventi “urgente” attuare un serio programma di educazione alla salute e a stili di vita rispettosi dell’organismo, così che il progresso non vada a scapito della persona.
Possiate sempre operare con serietà e dedizione facendovi promotori di una cultura e di una sanità solidali ed inclusive. Nel nostro tempo, infatti, sempre più spesso la prevenzione e le cure diventano appannaggio di chi gode di un certo tenore di vita, e quindi se lo può permettere. Vi incoraggio ad adoperarvi perché questa diseguaglianza non venga a sommarsi alle tante che già affliggono i più deboli, ma il sistema sanitario assicuri a tutti assistenza e prevenzione, come diritti della persona.

Offrire il sorriso ai bambini
Capacità di ascoltare, comprendere e ispirare fiducia. In una parola l’attenzione alla persona è caratteristica essenziale insieme alla competenza scientifica. Ai genitori che affidano ciò che hanno di più caro, bisogna quindi offrire anche sicurezza dal punto di vista umano. Ai bambini, che con “antenne potenti” sanno captare al volo “se siamo ben disposti o se invece siamo distratti, perché magari vorremmo avere già finito il turno” o “trovare un paziente che strilla di meno”, bisogna offrire il sorriso, a cui nonostante le preoccupazioni “siete anche allenati”, nota il Papa. Il sorriso è infatti “necessario per dare coraggio e aprirsi un varco di fiducia nei più piccoli; e anche le medicine, così, sono più efficaci”.

Gesù e i bambini
Il modello è Gesù “sorgente di vicinanza e di tenerezza”:
Nel trattare con i bimbi, teniamo sempre a mente proprio le parole di Gesù che, in un mondo nel quale erano poco considerati, li indica come modello di chi entra a far parte del Regno di Dio, perché ne comprende i segreti. Ricordiamo anche il suo atteggiamento singolarmente attrattivo verso di loro: sebbene non li chiamasse a sé con inviti o con regali, li richiamava con la forza e la serenità che scaturivano dalla sua persona, così che i bambini andavano a Lui ed Egli li accoglieva.

Panizon: guardare più in là
Si tratta di avere quella “dedizione incondizionata” di cui parlava il dottor Franco Panizon, considerato un padre della pediatria italiana per aver promosso la creazione del Day hospital pediatrico e l'apertura dei reparti di pediatria alle famiglie. 
Bergoglio ha fatto proprie le parole del dottor Franco Panizon, «vostro collega e maestro» che parlava di dedizione incondizionata: «Mai accada di posare il capo sul cuscino, se prima non avrete fatto tutto quello che è in vostro potere per loro!», diceva. Il luminare triestino esortava infatti i colleghi «ad avere una parte, piccola ma importantissima, nello scrivere la cultura e quindi la storia del nostro tempo» e perciò invitava a «guardare “più in là”, cioè oltre la malattia e le contingenze, oltre il momento presente, oltre la propria persona o la propria fatica». «Non pensare solo all’oggi del tuo paziente, ma pensa anche al suo domani», ripeteva spesso, «non pensare solo ai tuoi pazienti, ma pensa anche a tutti i pazienti; non pensare solo ai presenti, ma pensa anche ai lontani e ai futuri». 

Una missione che diventa testimonianza
Vissuta “con questo afflato”, questa professione diventa “una vera e propria missione”, che coinvolge mente e cuore e ben più a fondo delle ore in cui si è al lavoro.
Con questo stile, voi date testimonianza cristiana, perché cercate di praticare i valori evangelici e il vostro senso di appartenenza alla Chiesa; ma anche per l’ampiezza del vostro sguardo, per la capacità di immaginare il contesto sociale e il sistema sanitario più giusti per il futuro, e per il desiderio di porvi a servizio, con umiltà e competenza, di ogni persona che vi è affidata.

giovedì 21 marzo 2019

CURE PALLIATIVE PEDIATRICHE E USO DI FARMACI OFF-LABEL

Le cure palliative (CP) mirano a garantire il controllo dei sintomi e la miglior qualità di vita possibile per i pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più ai trattamenti specifici. L’AIFA e la Società Italiana di CP, nell’ambito del Tavolo di lavoro dedicato, hanno redatto due documenti che raccolgono le evidenze scientifiche disponibili a supporto dell’impiego off-label dei medicinali più frequentemente utilizzati nell’ambito delle CP, sia nella popolazione pediatrica che in quella adulta. L’obiettivo è stato quello di rendere disponibile (ai sensi della Legge 648/96) l’utilizzo di 10 farmaci di uso consolidato in età pediatrica, in assenza di dati derivanti da studi clinici registrativi. Si tratta di un indubbio progresso, sia nel metodo di lavoro che nelle possibilità di utilizzo di tali farmaci nella pratica clinica, che riguarda diversi ambiti assistenziali, da quello ospedaliero a quello domiciliare

CURE PALLIATIVE PEDIATRICHE E USO DI FARMACI OFF-LABEL
L. De Zen, F. Marchetti, E. Barbi, F. Benini. 
Medico e Bambino 2019;38:97-102 https://www.medicoebambino.com/?id=1902_97.pdf
(ad accesso libero)

domenica 10 marzo 2019

Le Giornate di Medico e Bambino 2019

Le Giornate di Medico e Bambino viaggiano per l’Italia, e quest anno approdano a Roma, fatto che già basterebbe da solo a farne una edizione speciale. L'entusiasmo e la passione, la voglia di affrontare in concreto i problemi della pediatria viva e il loro continuo mutare sono quelli di sempre. Ravvivati quest anno dalla bravura, dalla professionalità e dal supporto di idee di chi ci ospita: il professor Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria e i Pediatri del Lazio, che non smettono mai di darci dimostrazione della loro amicizia e della loro voglia di far bene.
Il programma vede coinvolti sia esperti di grande livello che, come di consueto, giovani in formazione specialistica.
Le caratteristiche portanti delle Giornate sono sempre le stesse: un taglio rapido ed essenziale, con presentazioni concise e largo spazio alla discussione. Sia che si tratti di affrontare problemi correnti, sia che si tratti di dibattere di temi complessi che danno spazio al confronto e alla integrazione di culture e professionalità diverse.
Le presentazioni “giovani” e dei pediatri di famiglia ci porteranno poi a discutere su casi concreti: vere e proprie testimonianze della pediatria dei nostri giorni.

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