sabato 25 novembre 2017

Stagione influenzale 2017-2018: categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata


1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni

2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza

- malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
- malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
- diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30)
- insufficienza renale/surrenale cronica
- malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
- tumori
- malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
- malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
- patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
- epatopatie croniche.

3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.

4. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.

5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.

6. Medici e personale sanitario di assistenza.

7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio.

8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
- Forze di polizia
- Vigili del fuoco
- Altre categorie socialmente utili potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie.
Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.

9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani

- allevatori
- addetti all’attività di allevamento
- addetti al trasporto di animali vivi
- macellatori e vaccinatori
- veterinari pubblici e libero-professionisti.

Fonte
Circolare del ministero della Salute “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2017-2018” (pdf 1 Mb) pubblicata il 31 luglio 2017.


venerdì 17 novembre 2017

STEWARDSHIP ANTIMICROBICA NEL NEONATO E NEL PICCOLO LATTANTE

Perché e come praticarla. Se ne parla su Medico e Bambino

Gli antibiotici sono i farmaci più prescritti in terapia intensiva neonatale, ma pochi neonati trattati sono realmente infetti: si tratta quindi di un eccesso di terapie. L’abuso di antibiotici è favorito dalla frequente natura aspecifica delle manifestazioni cliniche iniziali delle infezioni neonatali e dalla scarsa predittività dei test diagnostici. Vi sono insufficienti evidenze per standardizzare la tipologia e la durata dei trattamenti nelle comuni affezioni neonatali.
In particolare nei neonati pretermine, le terapie prolungate hanno importanti effetti negativi, condizionando lo sviluppo di una flora intestinale abnorme e aumentando il rischio di successive complicazioni a breve e lungo termine o di decesso. 
La stewardship antimicrobica si propone di razionalizzare l’uso degli antibiotici, migliorando l’outcome clinico dei pazienti e limitando la selezione di ceppi resistenti. Prevede la formazione di un team multidisciplinare comprendente figure con competenze professionali diverse e l’adozione di protocolli e strategie codificate. Prevede l’aggiustamento dei dosaggi in base alle caratteristiche del paziente, l’agente causale, il sito di infezione, le caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche dell’antibiotico; la prosecuzione delle terapie deve essere rivalutata quotidianamente. 

Il Focus riportato sul numero di Ottobre di Medico e Bambino è a cura del Gruppo di lavoro per la Prevenzione delle Infezioni da Streptococco B della Regione Emilia- Romagna che da anni lavora su queste problematiche. E' un lavoro molto significativo nel metodo oltre che nei contenuti, molto pratici, che vanno oltre l'età neonatale  

STEWARDSHIP ANTIMICROBICA NEL NEONATO E NEL PICCOLO LATTANTE. PERCHE' E COME PRATICARLA. 

A. Berardi, M. Ficara, E. Pietrella, A. Boncompagni, C. Toffoli, A. Bianchini, E. Della Casa, C. Spada, E. Spaggiari, M. Ciccia, G. Gargano, V. Rizzo, M. Azzalli, G. Biasucci, L. Gambini, S. Bolognesi, G. Piccinini, F. Ferrari

a nome del Gruppo per la Prevenzione delle Infezioni da Streptococco B della Regione Emilia-Romagna 

Medico e Bambino 2017;36:493-501


Vedi anche:
ANTIBIOTICI, RESISTENZE E DURATA DELLA TERAPIA
F. Marchetti.
Medico e Bambino 2017;36:483-484