martedì 30 marzo 2010

SCREENING PER MINORI ADOTTATI O RECENTEMENTE IMMIGRATI DA PAESI A RISCHIO?



Su Medico e Bambino di Marzo, viene pubblicata una pregievole ricerca sullo "Screening per minori adottati o recentemente immigrati da Paesi a rischio" .

Scrivono i colleghi della Pediatria di San Vito al Tagliamento nella loro introduzione: "In questi anni stiamo assistendo a un costante aumento di bambini provenienti da Paesi in via di sviluppo, soprattutto per dinamiche migratorie e di ricongiungimento familiare. Solo per quest’ultima causa sono giunti in Italia nel 2007 almeno 33.000 minori secondo i dati forniti dalla Caritas. Significativo è anche il numero delle adozioni internazionali che in Italia sono circa 4000 all’anno, dato in aumento e che pone il nostro Paese al terzo posto al mondo dopo USA e Spagna. L’infinita varietà delle storie individuali rende impossibile ogni semplificazione e standardizzazione. Gli eventuali problemi di questi bambini e delle loro famiglie paiono comunque, più che sanitari in senso stretto, di tipo burocratico, sociale, economico, linguistico, scolastico, psicologico. Sfide ma anche opportunità per il futuro che notoriamente sono al centro del dibattito anche politico a livello internazionale"

L'articolo è accompagnato da un editoriale a firma di G. Bona e M. Zaffaroni.

Scrivono Bona e Zaffaroni: "L’Italia, come tutti gli altri Paesi industrializzati, si sta inevitabilmente trasformando in una società multietnica. I bambini di origine straniera (immigrati, adottati o nati in Italia da genitori provenienti da tutto il mondo) rappresentano una percentuale in costante e inarrestabile crescita della nostra popolazione. Da anni la pediatria italiana sta affrontando un percorso di confronto con altre culture e di accoglienza sanitaria per nuove problematiche che si sono affacciate a seguito del fenomeno migratorio (nutrizione, svezzamento, vaccinazioni, circoncisioni maschili, mutilazioni genitali femminili, vecchie patologie che ritornano, quali rachitismo, sifilide ecc.). Restano ancora aperte molte questioni socio-sanitarie che richiedono chiare scelte politiche, giuridiche e amministrative (diritto alla salute per tutti, cittadinanza per i nati in Italia, tutela dei bambini non accompagnati o figli di clandestini).
Nello studio di F. De Franco e colleghi viene presentata una pregevole esperienza di screening per minori adottati o recentemente immigrati da Paesi a rischio. Indubbiamente i bambini adottati all’estero rappresentano una popolazione con problemi talora particolari, che richiede un adeguato approccio specialistico mirato, sulla base di un protocollo di “accoglienza sanitaria” proposto dal Gruppo di Lavoro per il bambino immigrato della SIP, applicato in molti centri pediatrici italiani, già approvato o attualmente in fase di valutazione in diverse Regioni.
Anche per i bambini di recente migrazione, provenienti da Paesi a maggior rischio sanitario per malattie infettive endemiche, carenze nutrizionali o inadeguata applicazione dei calendari vaccinali, viene proposta la necessità di un approccio
diagnostico-assistenziale mediante uno screening che ne valuti la buona salute e lo stato vaccinale..."


Partecipa alla discussione scrivendo sul blog o a redazione@medicoebambino.com.

De Franco F, Colonna F, Miorin E, et al. Screening per minori adottati o recentemente immigrati da Paesi a rischio? Un'esperienza su 100 casi. Medico e Bambino pagine elettroniche 2010;13(3)

Bona G, Zaffaroni M. Screening per minori adottati o recentemente immigrati da Paesi a rischio? Medico e Bambino 2010;29:143-44

Tamburlini G. Figli di migranti. Medico e Bambino 2009;28(4):212-13

sabato 20 marzo 2010

La vicenda Oxatomide (Tinset gocce) per l’uso pediatrico: un altro esempio di un atto regolatorio a difesa dei bambini



L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha revocato l’Autorizzatione dell’immissione in Commercio dell'antistaminico "Tinset prima infanzia 0,25% gocce orali sospensione" giustificata da un'assenza di un significativo beneficio terapeutico del dosaggio 0,25% nella fascia di popolazione approvata (prima infanzia), per ridurre il rischio di esposizione a sovradosaggio. L'AIFA comunica, altresì, che l'unica formulazione orale liquida che rimane in commercio, Tinset 2,5% gocce orali sospensione, viene controindicata all'uso nei bambini di età inferiore ad 1 anno (1).
La decisione è il risultato finale di un percorso che nasce dalle segnalazioni fatte dai medici al Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) dell’AIFA. A partire da maggio 2008, sono stati segnalati alla RNF alcuni casi gravi di reazioni avverse al medicinale Tinset, in bambini di età ≤ 5 anni, prevalentemente a carico del SNC (sopore, afasia, disturbi della deambulazione) e del cuore (tachicardia, allungamento dell’intervallo QT). Alcuni dei casi riportati (eventi sentinella) sono stati ricondotti a intossicazione acuta per errore posologico e ingestione accidentale con le due formulazioni orali liquide di oxatomide disponibili in commercio (2,5% e 0,25%) (2). Nella RNF risultano inserite, dal 2001, altre segnalazioni di reazioni avverse gravi da oxatomide (coma, convulsioni, spasmo clonico, cecità temporanea, rigidità mascellare, sonnolenza, trombocitopenia): la maggior parte è a carico del SNC e tutte hanno coinvolto bambini per lo più molto piccoli.
Questa vicenda oxatomide rappresenta un ulteriore conferma dell’importanza dello strumento della farmacovigilanza che dovrebbe rientrare nelle normali pratiche assistenziali di ciascun medico (3-5). Al pari di quanto è accaduto per i provvedimenti relativi all’uso dei decongestionanti nasali (controindicati <12 anni) (6) ed alla revisione del profilo di rischio/beneficio dei farmaci antivomito utilizzati nel bambini (7), nati anch’essi dalle segnalazioni di eventi avversi alla RNF.
Il gruppo di lavoro sui farmaci per i bambini dell’AIFA (l’attuale Working Group Pediatrico) ha contribuito alla discussione delle tematiche inerenti ai farmaci oggetto di attenzione nel corso di questi anni e di conseguenza alla definizione di quelle che sono stati i ragionevoli provvedimenti normativi a difesa dei bambini. Un modello italiano ancora da seguire, con metodo, partecipazione e ragionevole rigore normativo, tenendo anche in considerazione che per molti dei farmaci o classi di farmaci oggetto di revisione e di provvedimenti normativi mancano chiare evidenze a supporta dell’efficacia clinica (a partire proprio dall’oxatomide nel suo uso nel bambino <1 anno di vita) e di conseguenza il rischio di reazioni avverse è oltremodo non giustificato ed accettabile.

Federico Marchetti


Bibliografia

1. NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA). Rischio di sovradosaggio nei bambini con Tinset (oxatomide): nuove informazioni di sicurezza. Marzo 2010
2. Anonimo. Oxatomide: rischio di sovradosaggio nei bambini. Bif 2008;6:267-71
3. Napoleone E, Santuccio C, Marchetti F. A nome del gruppo di lavoro sui farmaci pediatrici dell’AIFA. Medico e Bambino 2008;27(4):214-15
4. Venegoni M, Clavenna A, Bonati M, Napoleone E. Le reazioni avverse ai farmaci in età pediatrica. Medico e Bambino 2009;28(8):501-6 (Focus)
5. Marchetti F. Reazioni avverse ai farmaci: vigilanza attiva e “ragionevole vigilanza”. Medico e Bambino 2009;28(8):483-5
6. Gruppo di lavoro sui farmaci pediatrici (AIFA) Decongestionanti nasali: nei bambini i rischi superano i benefici Medico e Bambino 2007;26(5):309-15.
7. Marchetti F, Santuccio C, a nome del Gruppo di lavoro sui farmaci pediatrici (AIFA). Il trattamento farmacologico del vomito: bilancio tra i rischi e i benefici. Bif 2007;5 (inserto)

venerdì 5 marzo 2010

VI RICORDATE DELLA VACCINAZIONE PER IL VIRUS H1N1?



E’ difficile non ricordare…
Eppure, usciti dalla pressione mediatica (poco conoscitiva e scientifica e quasi esclusivamente allarmistica.. ma è difficile dare la colpa esclusivamente ai mass-media, visto che da qualcuno dovevano prendere informazioni e quel qualcuno evidentemente ha sbagliato qualcosa) non se ne parla più.

Se seguiamo tuttavia il puntuale Bollettino italiano settimanale FluNews, con una certa sorpresa vediamo che alla fine di febbraio delle categorie indicate dal Ministero della Salute come “da vaccinare” (20 milioni!!!) se ne sono effettivamente vaccinate 860.000 (il 4.11%). Ma quello che sorprende di più è constatare che tra le persone (le sole?) che ragionevolmente andavano vaccinate (le categorie a rischio di sempre) solo 1 su 10 (con precisione il 12.65%) lo ha effettivamente fatto.

Eppure non se ne parla più…, anche sulla grande stampa internazionale (NEJM, Lancet, BMJ, JAMA) che ci ha invaso di studi, di sorveglianze (come andava fatto) e di prese di posizioni non sempre coerenti e ragionevoli.

Sarebbe bello che su questa vicenda dell’H1N1 non ci si mettesse ora nella sola condizione di trovare i colpevoli di qualcosa che agli occhi di tutti (persino dei nostri figli) non ha funzionato. Sarebbe al contrario utile vedere “l’evitabilità” dei casi deceduti (per fortuna pochi) o delle gravi complicanze che ci sono state (anche queste relativamente poche rispetto alle normali influenze stagionali) se ci si fosse messi nella condizione di informare correttamente e vaccinare per prime le categorie a rischio. Sarebbe un ritorno ad una epidemiologia vera, di quelle che parlano di “rischi evitabili”, da cui sono sempre nate strategie rivolte a progetti di salute pubblica. Ma la medicina rischia di non essere più questo. Da un lato il molecolare, la genetica…dall’altro il mercato. In mezzo la confusione.

Medico e Bambino crediamo che abbia avuto, rispetto a questa vicenda, un atteggiamento ragionevole e basato in qualche modo sulla prudenza, che nasceva da due cose: la ricerca delle evidenze ed anche il buon senso. Si il buon senso: quello di vedere cosa accadeva nei pronti soccorsi e nei reparti di pediatria, quello che raccontavano i pediatri di famiglia. Raccontavano di un virus molto contagioso, ma con poche complicanze. Se avete tempo rileggete questa storia attraverso le cose scritte in questi mesi anche su Medico e Bambino. Senza alcuna pretesa di essere stati nel giusto. Solo come occasione per riflettere sul significato vero delle parole: organizzazione sanitaria, malattia, comunicazione, sorveglianza, rapporto costo/benefici e bufale (anche) sanitarie.

Federico Marchetti


Alcuni degli articoli di Medico e Bambino sull'influenza H1N1:

Spataro A. La pandemia del virus H1N1 2009. La televisione, le possibilità e i limiti della medicina moderna, l’industria della salute e il pediatra di famiglia. Medico e Bambino 2010;29(1):33-35

Marchetti F. Confondimento, confusione e finta EBM: il caso vaccinazione H1N1. Medico e Bambino 2009;28(10):619-23

Lettere. L'influenza suina. Medico e Bambino 2009;28(9):558-62.

Tamburlini G. Ridateci Topo Gigio: ovvero, i costi della vaccinazione anti-H1N1. Medico e Bambino 2009;28(9):551

Jefferson T (intervista a) Aspettando la pandemia... Medico e Bambino 2009;28(8):518-520

Panizon F. Influenza 2009 A(H1N1). Medico e Bambino 2009;28(8):521-22

Grandori L, Gangemi M. La posizione dell’Associazione Culturale Pediatri sulla nuova influenza A/H1N1. Medico e Bambino 2009;28(8):483-5

lunedì 1 marzo 2010

Documento giovani pediatri per la Pediatria




"Il progetto nasce dall’aggregazione di un gruppo di giovani pediatri, al di fuori di ogni schieramento, uniti dalla volontà di fermarci a riflettere sulla realtà della Pediatria italiana in tutte le sue componenti, dalla formazione all’assistenza sul territorio, dalla rete ospedaliera alla ricerca, facendo riferimento all’esperienza che fino a oggi ciascuno di noi in modo differente ha vissuto, confrontandoci con i colleghi con i quali quotidianamente lavoriamo, aperti al contributo di chiunque voglia proporre una seria e costruttiva riflessione sulle possibilità di miglioramento dell’area pediatrica in Italia.
Obiettivo finale è realizzare proposte, frutto delle discussioni e delle riflessioni che avremo, personali e tramite il nostro blog, che saranno poi presentate a tutti i livelli dirigenziali (amministrativi, politici, societari, nazionale e regionali) che hanno pertinenza con la Pediatria italiana. Tali proposte potranno essere sottoscritte da ogni Pediatria che le condivida".

Vai all'articolo in formato full text pubblicato su Medico e Bambino:
Documento dei Giovani Pediatri per la Pediatria, Giovani Pediatri per la Pediatria, Medico e Bambino 2010;29(2):87-91

Vai all'editoriale di Medico e Bambino:
I giovani pediatri e il loro progetto per una migliore pediatria, Federico Marchetti, Medico e Bambino 2010;29(2):75-77