mercoledì 20 aprile 2011

MINORI STRANIERI: LA SALUTE FISICA E PSICHICA E’ UN DIRITTO DI TUTTI.


SIP E SIMM CHIEDONO PIU’ TUTELE PER BAMBINI IRREGOLARI

Roma, 5 aprile 2011. Iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale di tutti i minori stranieri presenti in Italia, indipendentemente dallo status dei genitori; estensione del permesso di soggiorno per gravidanza fino a un anno di vita del bambino; possibilità di completare gli studi, almeno fino al compimento del 14° anno di età, per coloro che hanno cominciato un percorso di studio in Italia anche se in condizione di irregolarità giuridica.

Sono le proposte che la Società Italiana di Pediatria e la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni avanzano in un documento congiunto. Obiettivo del documento, elaborato con il contributo del Gruppo di Studio per il Bambino Immigrato della SIP, è garantire il pieno diritto alla salute di tutti i minori stranieri presenti sul territorio nazionale. Un tema che oggi, come sottolinea Mario Affronti, Presidente della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, “assume una straordinaria importanza e attualità alla luce del quadro di instabilità politica dei Paesi del Nord-Africa e dei crescenti flussi migratori verso l’Italia”.

Sono circa un milione i minori stranieri che vivono in maniera regolare nel nostro Paese, oltre la metà dei quali nati in Italia pari al 14% del totale dei nuovi nati. Più difficile sapere quanti siano i minori irregolari: secondo diverse stime si tratta di alcune decine di migliaia di bambini (compresi i piccoli rom che pur essendo comunitari non godono spesso di una adeguata tutela sanitaria), un piccolo esercito di “invisibili”, che non hanno pieno riconoscimento di alcuni diritti, premessa perché possano crescere sereni e perché si possano porre le basi per una convivenza civile. “I pediatri considerano la salute del bambino come benessere fisico, psichico e sociale e non solo come assenza di malattia, secondo la definizione dell’OMS. La salute del bambino è quindi inseparabile dall'integrità della sua persona, dal legame con la sua famiglia e in particolare con la madre”, afferma Alberto G. Ugazio, Presidente della Società Italiana di Pediatria. “Uno degli aspetti cruciali per la piena integrazione sono i percorsi di inserimento didattico nelle scuole. Ma guai alla separazione in classi differenziate: si tratterebbe di una ghettizzazione mascherata, magari dal proposito di rispettare un multiculturalismo che significa soltanto esclusione”.

Ma ecco i punti ineludibili i proposti dal documento:

- Assistenza per tutti i bambini
Oggi i figli di immigrati irregolari possono accedere alle strutture sanitarie solo per prestazioni urgenti ed essenziali, come le vaccinazioni o per patologie che, se non curate, provocano danni permanenti. Ciò perché non hanno diritto all’assistenza del pediatra di famiglia, il che significa che manca la continuità delle cure e la prevenzione. SIP e SIMM chiedono di estendere le prestazioni sanitarie del SSN, del Pediatra di Famiglia e del Medico di Medicina generale a tutti i minori stranieri presenti sul territorio nazionale in osservanza dell’art. 24 della convenzione di New York (diritto del minore al miglior stato di salute possibile) e all’art. 2 della Costituzione (diritti fondamentali dell’individuo). D’altra parte alcune regioni italiane hanno già fatto da apripista estendendo l’assistenza del pediatra di famiglia anche ai bambini i cui genitori non hanno permesso di soggiorno.

- Un futuro per ogni madre
Il prolungamento del permesso di soggiorno per gravidanza è un altro punto qualificante del documento. Attualmente il permesso dato ad una donna presente irregolarmente in Italia dura fino ai primi sei mesi dopo il parto, poi scatta l’espulsione della donna e del bambino. Molte mamme preferiscono non richiedere questo permesso, che in realtà diventa un’autodenuncia, e rimangono nell’irregolarità, non riuscendo così a godere appieno degli interventi a tutela della maternità. Gli indicatori di salute relativi agli esiti al parto dicono che i figli di mamme straniere sono ancora assai svantaggiati rispetto agli italiani proprio perché le gravidanze delle loro mamme sono meno protette. “Prolungare il permesso di soggiorno per gravidanza a 12 mesi con la possibilità di trasformarlo successivamente in permesso per lavoro proteggerebbe la salute dei neonati e sarebbe un ulteriore intervento di tutela per il futuro”, afferma il documento. SIP e SIMM chiedono inoltre di intraprendere azioni finalizzate a eliminare alcune criticità che riguardano innanzitutto la scuola e l’istruzione, ambiti prioritari in cui deve realizzarsi la piena tutela dei minori. “Uno dei bisogni psichici fondamentali durante l’età evolutiva è la stabilità – afferma il documento - I bambini hanno bisogno di un luogo e di un tempo sicuri in cui crescere e progettare il proprio futuro. Politiche migratorie che tengano le famiglie in condizioni di precarietà, che comportano nei bambini incertezze anche sui percorsi scolastici, sono potenzialmente nocive sia per lo sviluppo psicologico sia per il senso di appartenenza sociale”.
Da qui la richiesta di permessi di soggiorno a lungo termine per le famiglie con bambini in età scolare in modo da garantire una ragionevole programmazione degli studi. Un intervento che si configura anche come un investimento per la collettività: consente infatti di non disperdere il capitale di competenze sostenute dal Paese ospitante per la scolarizzazione dei questi minori. Oltre ai percorsi di integrazione senza classi differenziate, SIP e SIMM chiedono che sia garantito l’accesso alle scuole per i figli degli immigrati privi di permesso di soggiorno anche al di fuori della scuola dell’obbligo: attualmente questo diritto non è garantito a chi ha meno di 6 anni o più di 16. E infine, parità di trattamento nel ricevere provvidenze economiche a tutel adella donna, della maternità e del bambino tra italiani e stranieri con permesso di soggiorno in regola; attualmente questa parità è riconosciuta solo ai titolari di carta di soggiorno (permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lunga durata).

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