sabato 2 giugno 2012

Una guida per i medici in tema di abuso sessuale dei bambini prepuberi

Anche in Italia, pur se in ritardo in rapporto ai Paesi anglosassoni, il tema dell’abuso sessuale sui bambini ha iniziato a essere considerato, dalla fine degli anni ’80, come un problema anche di interesse medico e non solo psicologico e/o sociale. Corsi di formazione, corsi di sensibilizzazione, convegni tematici hanno contribuito ad accendere l’attenzione sugli aspetti anche di pertinenza medica quando un/a bambino/a è vittima di abuso sessuale. Tuttavia i problemi che i medici esprimono quando sono coinvolti in una diagnosi di abuso sessuale sono ancora tanti.

Sul numero di Medico e Bambino di Maggio 2012 viene pubblicata nella rubrica Linee Guida un documento dal titolo:  

L'articolo è curato da MARIA ROSA GIOLITO, Direttore SC Consultori Familiari e Pediatria di Comunità, ASL-TO2, Torino, a nome del GRUPPO DI LAVORO PER L’ABUSO E IL MALTRATTAMENTO ALL’INFANZIA.

Si tratta di un documento che presenta i requisiti essenziali per i professionisti medici, sia territoriali che ospedalieri, che si trovano a valutare un soggetto prepubere, sospetta vittima di abuso sessuale al fine di fornire un supporto scientifico, di uniformare le modalità della visita medica e di ridurre il rischio di errore in un settore di particolare complessità.
 La guida elaborata e pubblicata nel settembre 2010, L’abuso sessuale nei bambini prepuberi. Requisiti e raccomandazioni per una valutazione appropriata (Pensiero Scientifico Editore), ha lo scopo di fornire un aiuto ai professionisti medici che si trovano a valutare un soggetto prepubere con sospetto di abuso sessuale. Ha il principale obiettivo di definire alcuni requisiti essenziali e diffonde alcune conoscenze per evitare errori che possano ripercuotersi negativamente sulla valutazione.

Scrivono gli Autori:
• Molti medici “faticano” ancora a immaginare che i bambini incontrati nella loro pratica clinica possano essere vittime di abuso sessuale.
• Ancora pochi sono i professionisti che hanno avuto dei percorsi formativi specifici sulla tematica e a tutt’oggi peraltro non è ancora prevista, nella maggior parte delle scuole di specializzazione in ginecologia, pediatria e medicina legale, una formazione mirata né alla valutazione dei genitali e della loro anatomia nel bambino/a prepubere normale e relative varianti anatomiche, né ai segni fisici riferibili a esiti di atti di abuso sessuale e/o a esiti di eventi traumatici accidentali.
•Succede ancora che alcuni medici del Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) non visitino i/le bambini/e accompagnati/ e per un sospetto di abuso sessuale adducendo motivazioni anacronistiche (“Non è di mia competenza”, “La bambina è accompagnata solo dalla nonna che non ha la patria potestà”, “Non mi sembrava importante”…).
• È diffuso il pregiudizio che sia alta l’incidenza di false accuse di abuso sessuale sui figli fatte dalle madri in contesti di separazione e divorzi al fine di averne dei vantaggi o per vendetta contro l’ex partner e che quindi non sia necessario occuparsene.

Giolito MR
UNA GUIDA PER I MEDICI IN TEMA DI ABUSO SESSUALE DEI BAMBINI PREPUBERI. 
 Medico e Bambino 2012;31:291-97 

 

Nessun commento:

Posta un commento