domenica 14 luglio 2019

Osservazione nel neonato a rischio di sepsi precoce

L’approccio della Regione Emilia-Romagna

L’approccio al neonato a rischio di infezione batterica precoce è un problema emergente e in continua evoluzione. In passato era basato principalmente sull’esecuzione di test di laboratorio, che sono risultati scarsamente predittivi e causa di ripetuti prelievi di sangue e antibiotico-terapie ingiustificate. Recenti esperienze in Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna suggeriscono come sia utile un approccio meno invasivo, basato essenzialmente sull’osservazione clinica attenta e ripetuta a orari standard di neonati asintomatici a termine o lievemente pretermine, indipendentemente dal loro grado di rischio. Tale approccio è utile a una diagnosi tempestiva, non separa le madri dai loro piccoli e conseguentemente non interferisce con lo sviluppo del nascente microbiota intestinale né con l’allattamento al seno.

Sul numero di Giugno di Medico e Bambino (www.medicoebambino.com) si riportano i presupposti scientifici e le modalità pratiche dell'approccio utilizzato in Emilia-Romagna. Comprende tutti i neonati asintomatici a termine o lievemente pretermine (≥ 34 settimane di gestazione) a rischio di Early Onset Sepsis. Esso prevede una osservazione attenta e ripetuta, senza separazione dei neonati dalle proprie madri.

A. Berardi, C. Spada, M. Ciccia, M Capretti, G. Brusa, F. Sandri, E. Balestri, L. Rocca, L. Gambini, M. Azzalli, V. Rizzo, G. Piccinini, E. Vaccina, L. Lucaccioni.
OSSERVAZIONE NEL NEONATO A RISCHIO DI SEPSI PRECOCE. Medico e Bambino 2019;38:370-376
https://www.medicoebambino.com/?id=1906_370.pdf

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