sabato 27 febbraio 2010

Comunicato M&B: Vaccino anti-morbillo-parotite-rosolia e allergia all'uovo.Finalmente una svolta epocale

"Medico e Bambino" pubblica, sul numero di gennaio, un articolo a firma Irene Berti e Giorgio Longo (Clinica Pediatrica dell'IRCCS "Burlo Garofolo" di Trieste) in merito al problema, lungamente dibattuto, dell'opportunità di somministrare ai bambini allergici all'uovo il vaccino anti-morbillo-parotite-rosolia. Finalmente i timori legati a eventuali possibili rischi della vaccinazione sembrano archiviati con motivazioni forti. Il problema della vaccinazione anti-morbillo-parotite-rosolia (MPR) nei bambini allergici all'uovo è stato oggetto di annose discussioni, nonostante le raccomandazioni internazionali fossero diventate negli anni meno restrittive, individuando nei soli bambini con storia di pregressa anafilassi da ingestione di proteine dell'uovo i soggetti "a rischio" da vaccinare in ambiente protetto. Ma finalmente siamo davanti a una grande svolta, che mette la parola FINE a questo interminabile dibattito: nel documento Guida alle controindicazioni alle vaccinazioni, reperibile sul sito dell'Istituto Superiore della Sanità (http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/niv.asp), non solo è chiaramente esplicitato che i bambini allergici all'uovo debbano essere vaccinati con MPR, ma anche che la vaccinazione non richiede particolare prudenza nemmeno nei casi con pregressa anafilassi da ingestione di uovo, né deve essere preceduta da prick test per saggiare la sensibilità al vaccino. Questa stessa perentoria fermezza si ritrova nel Red Book (documento ufficiale per le malattie infettive dell'American Academy of Pediatrics).
La questione è nata probabilmente ancora prima che qualcuno avesse presentato reazioni anafilattiche ed era basata sul timore che il vaccino MPR, costituito da virus coltivati in embrioni di pollo, potesse contenere proteine dell'uovo. Di fatto studi che si sono occupati di questo aspetto hanno dimostrato che tutti i tipi di vaccini allestiti con il virus del morbillo contengono minime quantità di proteine dell'uovo, talmente basse da essere di sicurezza.

Per questo motivo l'articolo di Berti e Longo intende fare chiarezza una volte per tutte e mettere la parola fine alla questione.

Questi, in sintesi, i messaggi chiave del lavoro, che superano in modo definitivo il problema, oggetto ancora di dubbi da parte di genitori e medici e di pratiche a volte contraddittorie da parte dei servizi vaccinali :

* La vaccinazione MPR non è MAI controindicata nell'allergico all'uovo.
* Anche chi ha una storia di anafilassi all'uovo può essere vaccinato negli ambulatori vaccinali senza particolari precauzioni.


Vuoi citare questo articolo?
Berti I, Longo G. Vaccino anti-morbillo-parotite-rosolia e allergia all'uovo. Finalmente una svolta epocale. Medico e Bambino 2010;29:36-40 (http://www.medicoebambino.com/?id=1001_36.pdf_c)

1 commento:

  1. Era ora ma, purtroppo, i centri vaccinali di Milano ancora non lo sanno: Riporto sotto lo scambio epistolare avuto con la responsabile del centro di viale Brenta.
    "... invio, per opportuna conoscenza, il documento relativo alle vaccinazioni eseguite da una mia paziente in Vietnam e registrate presso il centro vaccinale. Preciso che la mamma si era recata presso il centro per l'esecuzione della vaccinazione MPR + meningococco C; non solo questa vaccinazione non è stata eseguita perchè la bambina non ha ancora assunto l'uovo (????) e rinviata dopo l'assunzione dello stesso, ma addirittura le è stato fissato un appuntamento in data 19 maggio per il richiamo del vaccino pentavalente già eseguito con la scusa che l'intervallo tra la prima e la seconda dose era stato troppo breve.
    Questa la risposta:"Chiarisco quanto segue:
    sulla contemporanea somministrazione dei vaccini MPR+ Meningococco c,sappiamo perfettamente,come da disposizioni Dipartimentali,che nulla la controindica.Probabilmente,il medico vaccinatore responsabile di tale somministrazione,dopo aver raccolto l'anamnesi,ha reputato piu' opportuno rimandare le vaccinazioni ad altra data.
    Per la quarta somministrazione del vaccino pentavalente,gli intervalli minimi atti a garantire una ottimale produzione anticorpale(vedi calendario italiano delle vaccinazioni) nel caso della bimba in questione,non sono stati rispettati,per cui si rende necessario somministrare una quarta dose del vaccino pentavalente a distanza da 6 mesi a 1 anno dalla terza dose.
    ...Per quanto riguarda la somministrazione dell’uovo hai perfettamente ragione :la letteratura dimostra quello che tu affermi :sulla scheda tecnica del vaccino però si dà l’indicazione di non vaccinare i soggetti con un ‘anamnesi positiva per reazioni allergiche alle uova :in questo caso specifico non essendo a conoscenza di eventuali allergie alle proteine dell’uovo (la bimba non aveva ancora assunto uova ) il collega ha deciso in modo estremamente prudenziale di rimandare tale somministrazione ad altra data .Sono contenta di avere come colleghi persone estremamente responsabili e che sicuramente mettono al 1° posto la salute e l’interesse dei piccoli pazienti.
    No comment!

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