martedì 14 dicembre 2010

Ridi che ti passa. La ricerca scientifica fra sorrisi e pianti

Mentre agli inizi di ottobre a Stoccolma venivano assegnati i premi Nobel, all’Università di Harvard si svolgeva la cerimonia degli IgNobel, soprannominati “i Nobel dell’assurdo”. Ogni anno – dal 1991 a questa parte – la Improbable Research con la omonima rivista Annals of Improbable Research assegnano un riconoscimento a quei ricercatori che con le loro pubblicazioni “prima fanno ridere e poi pensare” per “celebrare l’inusuale, onorare l’immaginazione e stimolare l’interesse della gente alla scienza, alla medicina e alla tecnologia”. Quest’anno il premio IgNobel per la medicina è andato a due olandesi, Simon Rietveld e Ilja van Beest, che hanno scoperto che i sintomi dell’asma possono essere trattati con le montagne russe. Sembrerebbe lo scherzo di un buontempone, eppure è proprio vero. Digitare su Pubmed per credere. : Rietveld S, van Beest I. Rollercoaster asthma: when positive emotional stress interferes with dyspnea perception. Behav Res Ther. 2007;45:977-87. Il tutto sembra ancora più assurdo se si pensa che questa ricerca (condotta su 25 donne con asma severo e ovviamente un gruppo controllo di 15 soggetti) è stata finanziata da ben due organismi, la Netherlands Asthma Foundation e la Netherlands Organization for Scientific Research. Giusto per curiosità, in questo studio lo stress era indotto con ripetuti giri sulle montagne russe. I risultati hanno mostrato che lo stress emotivo negativo e la pressione sanguigna hanno raggiunto il loro picco poco prima della corsa sulle montagne russe, mentre lo stress emotivo positivo e la frequenza cardiaca subito dopo. Inoltre “la dispnea nelle donne con asma era superiore poco prima della corsa rispetto a subito dopo, anche nei soggetti in cui vi era una riduzione della funzione polmonare indotta proprio dalle montagne russe”. Gli Autori concludono che “i soggetti affetti da asma cronica se stressati e stimolati tendono a percepire la dispnea in termini di associazioni acquisite, familiari tra dispnea e stati d'animo positivi ovvero negativi, favorendo o una sotto-percezione o una sovra-percezione della dispnea, a seconda della valenza emotiva di una situazione”. Tradotto in parole semplici: se a un asmatico piacciono le montagne russe, tutto il suo corpo si dimentica un po’ della sua dispnea…

Gianluca Tornese
Clinica Pediatrica
IRCCS “Burlo Garofolo”, Trieste

Leggi l'editoriale completo pubblicato sul numero di Dicembre di Medico e Bambino
Ridi che ti passa. La ricerca scientifica fra sorrisi e pianti

Vedi anche: Improbale research


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