giovedì 5 agosto 2010

La formazione dello specializzando nell'ambulatorio del Pediatra di famiglia


Medico e Bambino riporta sul numero di giugno un Focus sulla formazione dello specializzando nell'ambulatorio del pediatra di famiglia (PdF). Attualmente, in Italia, soltanto il 43% delle Scuole di Specializzazione in Pediatria (SSP) ha previsto e attuato, nell’ambito delle attività didattiche-formative, la frequenza degli specializzandi presso gli ambulatori dei PdF.

Il primo contributo (della SSP di Palermo) è basato sulle riflessioni che si ricavano dall'esperienza prodotta nel corso di 5 anni. Gli Autori riportano che gli aspetti didattici e formativi che lo specializzando tirocinante deve fare propri possono essere individuati in tre punti fondamentali:
a) acquisizione di capacità organizzative e burocratiche utili allo svolgimento dell’attività ambulatoriale, ad esempio allestimento e organizzazione dell’ambulatorio, uso del telefono, rapporti con le ASP, compilazione dei certificati;
b) conoscenza e utilizzazione delle strategie di prevenzione primaria e secondaria (bilanci di salute, test di screening, vaccinazioni, educazione alla salute);
c) sapere pensare in concreto, avere senso critico rispetto alla richiesta e alla valutazione di esami di laboratorio, saper gestire l’assistenza tanto al paziente con malattia acuta quanto al paziente con patologia cronica o portatore di handicap.

Il secondo contributo è basato su un’inchiesta sugli indici di gradimento degli specializzandi della SSP di Trieste nel tutoraggio presso l'ambulatorio del PdF. L’esperienza del percorso formativo ha evidenziato un gradimento complessivo da parte degli specializzandi, indicando al contempo delle indicazioni sulla durata (3-4 mesi), sulla tempistica (meglio nei primi anni), sulla necessità di chiarire gli obiettivi da raggiungere sin dall’inizio e di utilizzare una griglia di valutazione reciproca.

Il focus affronta, anche se in modo parziale, un problema centrale, quello del rapporto culturale continuo tra pediatria universitaria e PdF. Rapporto che è qui, in qualche modo, invertito (in realtà bidirezionale) tra tirocinio specializzante (nel corso del quale l’attività verso la famiglia - non incomprensibilmente - non è specificamente considerata) e pediatri di libera scelta, ai quali viene invece direttamente affidata una funzione di insegnamento. Un rapporto che, per come si svolge nell’ambulatorio territoriale, diventa bilaterale, e solo in questo senso, e quando ci riesce, è potenzialmente produttivo.

Un aspetto sottaciuto di questa pratica, e più in generale della formazione pediatrica specialistica, rimane quello della differenza tra Scuola e Scuola, problema che i giovani pediatri considerano, a ragione, cruciale (Documento dei Giovani Pediatri per la Pediatria Medico e Bambino 2010;29:87-91)

Siamo sicuri che avremo modo di riparlarne.

Ferrara D, Liotta G, Lo Iacono G, Lo Verde M, Corsello G.
Le cure primarie per il pediatra in formazione specialistica. Analisi di un percorso con i pediatri di famiglia
Medico e Bambino 2010;29:371-78

Tornese G
La formazione dello specializzando in pediatria presso gli ambulatori dei pediatri di famiglia
Medico e Bambino 2010;29:371-78

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