giovedì 7 ottobre 2010

Vaccinare per l'influenza le categorie a rischio: le raccomandazioni per la stagione 2010-2011












Il 1°ottobre, su indicazione del Ministero della Salute, è iniziata la campagna per la vaccinazione contro l'influenza stagionale.
Dopo il clamore vissuto lo scorso anno per la famosa pandemia influenzale, l'impressione è che quest'anno (ancora una volta paradossalmente) se ne parli poco. Qualcuno dirà che questo è un bene, un segnale magari positivo per ricondurre le campagne di informazione, su argomenti di sanità pubblica, in una ambito formale che riguarda i medici, i distretti territoriali e magari le Regioni.
Tuttavia, il problema è quello di capire, come discusso recentemente anche su Medico e Bambino, quali strumenti di comunicazione vanno utilizzati per rendere, un programma di prevenzione di salute pubblica, davvero efficace. Ricordate Topo Gigio lo scorso anno che cercava in tutti i modi di tranquillizare l'opinione pubblica? E ci sarebbe riuscito magari benissimo se a distanza di due minuti dalle sue parole, magari nel notiziario sulla stessa rete televisiva, non ci fossero stati gli annunci sconsiderati e contraddittori di morti e di raccomandazioni che cambiavano di giorno in giorno.
Qualcuno dice che, a fronte di una possibile pandemia, era meglio fare tutto ed anche di più, e che i mass-media non potevano fare altre che riflettere queste contraddizioni.
Il richiamo a quanto è successo lo scorso anno e a quanto non accade in questi giorni sui principali organismi di stampa (ma anche sui siti di medicina e pediatria) ha tuttavia un obiettivo di richiamo al significato vero, epidemiologicamente serio, dell'influenza stagionale e della vaccinazione per prevenirla.
Di fatto le raccomandazioni pubblicate dal Ministero della Salute riconducono il problema della prevenzione e controllo dell'influenza 2010-11 in un ambito finalmente "scientifico" di assoluta ragionevolezza, con l'identificazione delle persone a rischio come le uniche a cui rivolgere l'offerta attiva e gratuita del vaccino: "La campagna di vaccinazione stagionale, promossa ed economicamente sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale, è rivolta principalmente ai soggetti classificati e individuati a rischio di complicanze severe e a volte letali, in caso contraggano l'influenza. L'offerta gratuita attiva è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale. L’inserimento dei bambini sani di età compresa tra 6 mesi e 24 mesi (o fino a 5 anni) nelle categorie da immunizzare prioritariamente contro l’influenza stagionale è un argomento attualmente al centro di discussione da parte della comunità scientifica internazionale. Questa scelta è già stata fatta dalla Sanità Americana e Canadese e da alcuni paesi della Comunità Europea ma i dati di copertura vaccinale finora raggiunti non consentono di valutare l’impatto di tale intervento. Pertanto non si ritiene necessario promuovere programmi di offerta attiva gratuita del vaccino influenzale stagionale ai bambini che non presentino fattori individuali di rischio".

Potete leggere l'intero documento, che riporta anche le misure dimostratamente efficaci per la protezione individuale, la tipologia dei vaccini disponibili e le false controindicazioni per l'uso del vaccino, sulla home page di Medico e Bambino nella rubrica Segnaliamo.
Sul numero di ottobre di Medico e Bambino sarà pubblicata la sintesi delle raccomandazioni a cura dell'Istituto Superiore di Sanità. Non mancate di leggerla. Nel frattempo mettiamoci ancora una volta a servizio per rendere la vaccinazione antinfluenzale questa volta davvero utile per i bambini ed adolescenti a rischio e che pertanto ne hanno effetivamente bisogno.
Con serietà, informativa e scientifica, senza contraddizioni.

Federico Marchetti

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